Il progetto, condotto nel comune di Sersale (CZ), ha confermato il ruolo chiave della tecnologia sanitaria come strumento di integrazione ospedale – territorio, sostenendo lo spostamento del fulcro dell’assistenza sanitaria dall’ospedale al territorio, attraverso modelli assistenziali innovativi incentrati sul cittadino e facilitando l’accesso alle prestazioni sul territorio nazionale.
Gli obbiettivi perseguiti sono stati:
- la realizzazione di screening delle patologie metaboliche e cardiologiche attraverso un modello innovativo e tecnologicamente avanzato;
- la creazione di una rete di buone pratiche condivise sia sanitarie che sociali, il coinvolgimento dell’utenza sotto il profilo della informazione e della partecipazione; sviluppare la partecipazione dei cittadini utenti;
- la collaborazione delle amministrazioni locali al miglioramento della salute;
- la realizzazione di un percorso informativo innovativo connesso alle tecnologie sanitarie;
- l’intensificazione dei rapporti di collaborazione tra i vari professionisti che operano sul territorio (MMG, MCA, ecc);
- la diffusione e standardizzazione di modelli di cura alternativi all’ospedalizzazione, favorendo una gestione integrata del paziente in una rete orizzontale l’ospedale-territorio;
- la fruizione, per i territori disagiati, dell’accesso a distanza alle prestazioni specialistiche per la gestione clinica del follow-up post-acuzie o post-complicanza oppure nella quotidiana gestione della multi cronicità;
- la massimizzazione di appropriatezza, sicurezza, accessibilità, equità e rapidità di accesso alle procedure di diagnosi e cura migliorando la continuità e aderenza al trattamento, indipendentemente dal luogo in cui si trovano i pazienti;
- l’attivazione di percorsi clinico-assistenziali continui e integrati riducendo le riacutizzazioni e le ospedalizzazioni, con conseguenti vantaggi in termini di economie di scala sui costi della sanità pubblica;
- il contatto dei pazienti con le competenze specialistiche indipendentemente dal luogo in cui fisicamente si trovano, realizzando una sorta di “ricovero virtuale” a domicilio;
- la possibilità per i pazienti in fase subacuta o cronica, mediante un servizio di assistenza remota, di essere assistiti direttamente a casa propria, con conseguenti vantaggi economici e significativi miglioramenti della qualità di vita percepita;
- la minimizzazione degli spostamenti, massimizzando, al contempo, il trasferimento delle informazioni in una competizione che è possibile vincere mettendo la tecnologia al servizio della medicina;
- la creazione di reti e strumenti di condivisione delle informazioni e delle buone pratiche a livello nazionale e internazionale.